LA FERROVIA LEOPOLDA


Salvatore Fergola, "Inaugurazione della Napoli-Portici"
Salvatore Fergola, "Inaugurazione della Napoli-Portici"

Nell'ottobre del 1829 la locomotiva progettata da George Stephenson percorse il tratto dell'incompleta linea Liverpool-Manchester alla media di 24 miglia orarie, superando sul piano tecnico le altre concorrenti; il successo di questa impresa decretò lo sviluppo della rete ferroviaria in Gran Bretagna. In un breve arco di tempo tale innovazione fu recepita anche in Francia, nei paesi germanici e in Belgio, mentre in Italia fu accolta con scarso interesse e persino con scetticismo.

 

La prima linea della Penisola fu aperta nell'ottobre del 1839 nel Regno di Napoli, ma per la sua brevità servì soltanto ad appagare la curiosità del pubblico e a favorire gli spostamenti della famiglia reale. Pochi mesi dopo, il 17 agosto 1840 fu inaugurata la Milano-Monza, che comunque si sviluppava su un percorso di soli 13 km.

 

Anche in Toscana la ferrovia suscitò un sentimento di iniziale indifferenza, che andava dai vertici del potere pubblico, agli operatori commerciali. Il modesto livello industriale del Granducato e il regime agricolo ancora legato ai rapporti di mezzadria, erano fattori che remavano contro lo sviluppo della rete ferrata.

Tuttavia, parve presto evidente che il collegamento tra il principale porto del Granducato di Toscana e Firenze avrebbe potuto rappresentare un affare lucroso e soprattutto a basso rischio d'impresa.

Livorno nel 1849; dettaglio della strada ferrata
Livorno nel 1849; dettaglio della strada ferrata

Il conte Luigi Serristori e l'ingegner Piero Dini Castelli furono i primi ad analizzare approfonditamente la convenienza di una linea ferroviaria tra Livorno e Firenze. Le voci di ricerche e studi cominciarono a trapelare. Nell'aprile del 1838 alcuni mercanti livornesi indirizzarono alla locale Camera di Commercio un'istanza per creare una società anonima finalizzata alla costruzione della strada ferrata.

 

Il 14 aprile 1838 il banchiere fiorentino Emauele Fenzi e la società di Pietro Senn, rappresentata da Agostino Kotzian, ottennero la sovrana risoluzione che accordava loro il diritto preferenziale per costruire una linea ferroviaria tra Livorno e Firenze.