LA FERROVIA MAREMMANA


Nel 1845, un anno dopo l'inizio dei lavori della Leopolda, il granduca Leopoldo II diede incarico a una commissione e all'ingegnere Robert Sthephenson di studiare un collegamento ferroviario tra Livorno e il confine con lo Stato Pontificio, passando per la Maremma. L'idea suscitò aspre critiche; alcuni sostennero che la costruzione di questa ferrovia avrebbe costituito uno spreco di risorse, in quanto la Maremma era una zona malarica e scarsamente popolata.

Nonostante ciò le autorità andarono avanti con determinazione. Poiché l'impresa doveva essere votata al massimo risparmio, furono respinti i pareri degli ingegneri livornesi Olinto Paradossi e Giuseppe Cappellini, i quali  proponevano di far proseguire la Leopolda lungo il litorale, tra Livorno e Vada; la complessa orografia del luogo, con le propaggini delle colline livornesi a picco sul mare, avrebbe richiesto un maggior impegno tecnico ed economico rispetto alla soluzione di un tracciato più interno.

In ogni caso, alcuni intoppi finanziari e il movimentato quadro politico del Granducato di Toscana, determinarono un sensibile rinvio dell'inizio dei lavori.

La stazione di Collesalvetti negli anni trenta del Novecento, con la grande pensilina, poi smantellata
La stazione di Collesalvetti negli anni trenta del Novecento, con la grande pensilina, poi smantellata

Nel 1860 fu finalmente decretata la realizzazione della ferrovia; i lavori iniziarono nel 1861. Per limitare i costi, il tracciato ricalcava sostanzialmente il progetto approntato negli anni quaranta; il nuovo tracciato si distaccava dalla vecchia Leopolda non distante dalla stazione di Livorno San Marco (all'altezza del bivio Calambrone), proseguendo poi verso Collesalvetti e Vada, aggirando da est le colline livornesi.

I lavori fino al Chiarone procedettero molto rapidamente: il 20 ottobre 1863 fu inaugurata la linea Livorno-San Vincenzo; il 9 novembre la tratta San Vincenzo-Follonica; i 223,9 km della linea a semplice binario furono ultimati il 3 agosto del 1864. Nel contempo Pisa veniva unita a Genova, mentre nel 1867 la Maremmana fu collegata alla linea per Roma, via Civitavecchia.

Pochi anni dopo, nel 1874 Collesalvetti fu unita direttamente a Pisa; Livorno, con il suo scalo di testa, fu bypassata e tagliata fuori dalla direttrice nazionale.