LA COSTRUZIONE


Stazione Leopolda di Firenze
Stazione Leopolda di Firenze

Il progetto redatto da Robert Stephenson prevedeva il tracciato Livorno-Pisa-Pontedera-San Romano-Empoli-Montelupo-Firenze. Le difficoltà maggiori erano concentrate soprattutto nell'ultimo tratto, dove sarebbero stati necessari lavori impegnativi, quali la realizzazione di alcune gallerie e di un ponte sull'Arno.

 

Il cantiere fu avviato nel 1841 sotto la guida di Guglielmo Hoppner (in seguito sostituito da Guglielmo Bray), ma le operazioni procedettero con lentezza, soprattutto a causa delle difficoltà legate alla natura acquitrinosa dei terreni tra Livorno e Pisa.

L'inaugurazione del primo tratto, a binario unico, si tenne il 13 marzo 1844, alla presenza della autorità di Livorno e Pisa, ma senza l'intervento del granduca Leopoldo II.

 

La seconda tratta, tra Pisa e Pontedera, fu portata a termine rapidamente; l'inaugurazione si tenne il 18 ottobre 1845.

Quanto al tratto terminale, il progetto delle Stephenson non aveva specificato l'esatta posizione della stazione di Firenze; dopo alcuni dibattiti, fu così stabilito di utilizzare un terreno fuori dalle mura di Porta al Prato. I lavori della terza e ultima sezione furono avviati il 19 gennaio 1846, mentre la linea entrò in servizio il 10 giugno 1848; tuttavia, la cerimonia per l'inaugurazione ufficiale si tenne due giorni dopo, il 12 giugno, a causa di alcuni impegni del granduca.  La posa del secondo binario fu ultimata nel 1850.

 

Al termine delle operazioni il costo inizialmente previsto, pari a oltre 13 milioni di Lire, lievitò fino a ben 33 milioni.