LA SCELTA DEL TRACCIATO


La commissione tecnica designata per la scelta del tracciato prese in esame quattro linee, con alcune sensibili differenze, legate essenzialmente alla scelta di far transitare la ferrovia sulla sponda sinistra o destra dell'Arno, con l'eventuale inclusione della piana tra Prato e Pistoia, e di creare un collegamento diretto tra Pontedera e Livorno, con l'esclusione di Pisa. Scartata la proposta di un collegamento con Prato e Pistoia, la commissione preferì un percorso più aderente alla valle dell'Arno, che da Pontedera passava da Pisa, per poi proseguire verso Livorno.

La Stazione Leopolda di Livorno (a destra), presso la Porta San Marco
La Stazione Leopolda di Livorno (a destra), presso la Porta San Marco

Inoltre, fu ritenuto opportuno che la costruzione avesse inizio proprio dalla tratta Livorno-Pisa: il basso costo dei terreni da espropriare, la mancanza di fabbricati da demolire e l'andamento pianeggiante  del terreno, costituivano elementi favorevoli per la realizzazione della strada ferrata.

 

Nel contempo, Agostino Kotizian e Orazio Hall (cognato della moglie del Fenzi) si recarono a Londra al fine di ingaggiare l'ingegner Robert Stephenson, figlio del noto George. Dopo aver sottoscritto il contratto, lo Stephenson ordinò agli ingegneri Hoppner e Townshend (i quali erano coadiuvati da Pianigiani) di seguire le operazioni indispensabili per il progetto esecutivo della linea; successivamente scese in Toscana per esaminare il percorso e stese una minuziosa relazione, corredata dalla stima per la costruzione della ferrovia, delle infrastrutture, per l'acquisto delle macchine, delle locomotive ecc.

 

Frattanto, il 7 giugno 1841 ebbe luogo a Firenze la prima adunanza generale della società promotrice, con l’elezione del primo consiglio di amministrazione; nell'occasione fu deliberato di assumere il nome di Società Anonima per la Strada Ferrata Leopolda, in onore del sovrano.

Malgrado i notevoli costi previsti, le case Fenzi e Senn riuscirono ad accreditare presso il pubblico dei risparmiatori la loro operazione, collocando titoli della società sul mercato di borsa dei principali centri economici-finanziari italiani ed europei.